Cicatrici
Vito Vinci
L’arte come salvezza… senza pudore, senza vergogna
L’ arte deve confortare il disturbato e disturbare il comodo
Bansky
Per un evento unico e partecipato, Sandra Bertocco abbandona per un istante la sua pittura immediata,
luminosa e dal flusso liquido, scorrevole e ci regala un opera dalla tecnica mista:
fotografia, colori e materiali diversi per uno squarcio d’insieme di grande impatto, intriso di malinconia
e con slancio emotivo ineguagliabile.
La bellezza è sullo sfondo, in qualche angolo tra le espressioni e le riflessioni di un corpo vulnerabile
e una mente appena svuotata dalla gioia, dalla tenerezza.
Ombre sinuose accarezzano emozioni sfuocate, desideri rimossi, sguardi interrotti dal fantasma della realtà
che è fuori, ai margini, lontano...
Coraggioso disvelamento di una intimità ferita e meraviglioso adescamento per esteti sensibili.
“CICATRICI”... opera compiuta e di accecante bellezza per un ideale d’uso, artistica e catartica,
sospesa e in bilico nella contemporaneità delle immagini, ripudiando tout court la banalità dei
selfie e l’autolesionismo gratuito.
Composizione di un puzzle spiazzante in 23 frammenti, lasciandoci liberamente la scelta dell’indicazione:
Sì perché potremmo anche chiamarla “23” (numero misterico) per i tanti interrogativi e le poche risposte.
Le lettere di un alfabeto? Amore, Caso, Debolezza, Ferite, Pericolo, Sofferenza, Voglia di Volare?
O il letto di un ospedale? I sogni per una lenta elaborazione, i giorni di un viaggio fantastico e liberatorio?
23 matite, fogli, pennelli... Colori.
Qui il colore, per una volta sola si prende una licenza, non vuole guide, né consigli o suggerimenti.
Scorrazza qua e là, in punta di piedi, saltellando felice, ma prudente.
Per una sola volta! Proprio come in una bellissima canzone dei Violent Femmes (manco a dirlo, femmine violente)
Color me once.
Torna sopra-I got patience on my neck like a cold, cold knife -painted the house, black as night -when the sun came up the house was white
Un freddo coltello accarezzava pazientemente il mio collo, mentre ho dipinto la mia casa, Nera di notte, bianca all’alba.
Gordon Gano, Brian Ritchie















